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"L'amore casomai nasce dalla lunga peregrinazione nelle storie d'amore di più vite. E un quaderno di presenze, di elementi quotidiani trascinati dal sentimento. Niente è giudicabile. Lui. Lei. La storia. Il pensiero si fa linguaggio e la voce narrante si intona a una recitazione visionaria della realtà. Realtà e coscienza si spostano dall'intimo all'esistenziale in cerca dell'oggetto adeguato. Per questo motivo il parlante e l'interlocutore si insinuano in maniera audace nel moto/modo potente dell'Amare. Ogni parola è un racconto. Ogni racconto una poesia. Si ammira la bellezza della materia stilistica che, solidamente strutturata nel linguaggio, autentico e originale, non lascia passare aria tra gli interstizi. Le storie delineano tracciati ritmici visionari senza la necessità dell'utilizzo di spiegazioni, né di continuità cronologiche tra la pagina precedente e quella successiva. Non c'è un prologo, nessun finale. Rita Pacilio fotografa momenti: mette a fuoco particolari scevri da moralismo spicciolo. I luoghi temporali e spaziali svolgono la contraddizione e l'ambiguità del ragionamento in cui l'Amore commuove. Ripara." (Margherite Doubois)